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LU.ME. in persona. Intervista a Giancarlo Zicchittella di S.A.M.P.I.

Se avessi una macchina del tempo, in quale momento della tua vita vorresti tornare o andare?
I momenti che hanno segnato la mia vita sono tanti, ma senz’altro se dovessi scegliere un periodo prenderei quello che va dai 18 ai 24 anni, perché ho fatto scelte ben precise che hanno condizionato la mia vita. Sono contento di come siano andate le cose ed è proprio perché è stato un periodo fondamentale che ci vorrei tornare per rifare tutto nello stesso modo. Quello che mi manca ora rispetto a quel periodo è un po’ di spensieratezza. È stato il periodo più bello e importante della mia vita.

Ti hanno mai ringraziato per qualcosa che hai fatto/detto, come l’essere stato d’esempio per qualche atteggiamento o azione?
Sì. anche se la parola grazie è un po’ dimenticata. Come “scusa”. Ho ricevuto dei grazie, a volte è bastato un sorriso per capire che mi stavano ringraziando. Speriamo in futuro di ricevere dei grazie, soprattutto da mio figlio.

C’è qualcuno nella tua vita che devi ringraziare per esserti stato d’esempio o per averti aiutato in qualche modo?
Cerco sempre di prendere insegnamento sia dalle esperienze negative che da quelle positive. Da tutti si impara qualcosa. Ringraziare i genitori, la moglie e il figlio è abbastanza scontato, però la Famiglia va ringraziata tutta perché ci sopporta e ci supporta in ogni momento.

Qual è la prima cosa che fai quando rientri a casa dopo il lavoro?
Riabbraccio mio figlio Alessio e mia moglie Laetitia. Vedere i loro sorrisi è bellissimo.

Qual è la prima cosa che fai appena entri in ufficio?
A parte salutare, con i colleghi abbiamo l’abitudine di prendere il caffè insieme. Già da lì si vedono gli umori delle persone e puoi capire come andrà la giornata.

Hai mai fatto parte di qualche gruppo o organizzazione? (Musica, sport, volontariato) o ti piacerebbe farne parte?
No, organizzazione specifica no. Ho donato sangue per tanti anni, ero iscritto all’Avis e per lo sport gioco tuttora a calcio anche se con meno frequenza rispetto a prima.

L’ultima fotografia che hai fatto?
Ieri sera era il mio compleanno e ho fatto un selfie con la mia famiglia.

Ci sono amici nella tua vita che ti porti dietro da quando eri bambino? O ci sono amici di quando eri bambino che ti è dispiaciuto perdere per strada?
Ho fatto molti trasferimenti: sono nato in Puglia, cresciuto in Sicilia e trapiantato in Toscana. Tutte le amicizie fatte sono sempre state molto forti. Per l’allontanamento si tende a perderle, ma con alcune persone si è creato un legame più forte e sono riuscito a mantenere i contatti. Certo, non è come vedersi tutti i giorni. Comunque in questa mia seconda vita in Toscana, ormai sono qui da 17 anni, mi sono fatto tanti nuovi amici.

Se dovessi fare un augurio al mondo, quale sarebbe?
Più positività da parte di ognuno di noi. Se si è positivi si vede la vita da un’altra prospettiva e si può avere un po’ di speranza in più per il futuro.

Conosci il progetto LU.ME.?
Lo conosco, ho la tessera anche se non ne usufruisco tanto perché vivo a Pisa e sono un po’ decentrato.