09 Gen LU.ME. in persona. Intervista a Gelsomina Borri di S.A.M.P.I.
Se avessi una macchina del tempo, in quale momento della tua vita vorresti tornare o andare?
Vorrei tornare al periodo universitario; sono stati anni di formazione personale e crescita, sia da un punto di vista didattico che personale.
Ricordo con estremo piacere quel periodo della vita.
Ti hanno mai ringraziato per qualcosa che hai fatto/detto, come l’essere stato d’esempio per qualche atteggiamento o azione?
Di grazie più o meno sentiti, se ne dicono e ricevono tanti, uno è rimasto indelebile nel cuore, è stato un grazie silenzioso, un grazie per aver fatto qualcosa per me scontato che invece ha reso realmente felice un’altra persona.
C’è qualcuno nella tua vita che devi ringraziare per esserti stato d’esempio o per averti aiutato in qualche modo?
Senza alcun dubbio mia mamma.
Qual è la prima cosa che fai quando rientri a casa dopo il lavoro?
Bacio e abbraccio mio figlio e mio marito, è sempre bello rientrare a casa e godersi la gioia della famiglia riunita dopo una giornata di lavoro.
Qual è la prima cosa che fai appena entri in ufficio?
Saluto i miei colleghi, accendo il computer e nell’attesa che il tutto sia operativo prendo un caffè in compagnia di chi ha questa “dipendenza” mattutina.
Hai mai fatto parte di qualche gruppo o organizzazione? (Musica, sport, volontariato) o ti piacerebbe farne parte?
Faccio parte di un’associazione podistica. A me piace molto correre, purtroppo gli impegni quotidiani minano costantemente questa mia passione, ma la famiglia ha sempre supportato questo svago che adoro prendermi.
L’ultima fotografia che hai fatto?
L’ultima foto, ieri sera a mio figlio mentre tentava di scalare il divano.
Ci sono amici nella tua vita che ti porti dietro da quando eri bambina?
O ci sono amici di quando eri bambina che ti è dispiaciuto perdere per strada?
Certo, io e la mia migliore amica ci siamo riconosciute in questo ruolo da quando siamo diventate compagne di banco il primo giorno di scuola, da allora siamo state una a fianco dell’altra incondizionatamente. Di contro tante altre persone sono state meteore nella mia vita e io nella loro. Credo che sia giusto così, ci scegliamo ogni giorno, secondo me non è un dispiacere smettere di scegliersi è una forma di libertà.
Se dovessi fare un augurio al mondo, quale sarebbe?
Di ritrovare la genuinità che c’era una volta, il contatto umano. Siamo stati l’ultima generazione che aveva un vero contatto umano.
Adesso la società è cambiata e come ogni cambiamento porta con se pregi e difetti. Le relazioni umane sono venute meno, tutto oggi ci stimola a non avere rapporti di nessun genere con il prossimo: la nuova tecnologia, i superstore, la possibilità di fare acquisti on line, l’utilizzo dei navigatori etc, questo genera un forte individualismo trasformando la società in tanti “io” senza nessun interesse reciproco.
Conosci il progetto LU.ME.?
Lo conosco, anche se non ho ancora attivato la tessera, abitando a Prato posso usarla marginalmente, ma non mancherò di effettuare l’attivazione al più presto.