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LU.ME. in persona. Intervista a Mauro Celli di A.Celli

Quando è cominciata l’avventura Lu.Me. si sarebbe mai immaginato di arrivare a festeggiare i 5 anni?
Era un progetto molto innovativo che nel tempo ha ricevuto sempre maggiori consensi da parte di tutti i soggetti interessati. L’idea iniziale era quella di dare maggiore visibilità a tante iniziative sociali, spesso aperte a tutta la collettività, per dare una visione completa del ruolo delle imprese sul territorio.

Quanta soddisfazione c’è nel vedere che un progetto come questo continua a ottenere il consenso di tante aziende anche concorrenti fra loro?
Fare impresa nel sociale a favore del territorio non è un’attività del tutto scontata. Ogni specifico progetto, ogni idea, ogni attività che Lu.Me. programma e pianifica è concepita per migliorare la qualità della vita e l’atteggiamento generale che il comparto metalmeccanico vuole tenere nei confronti della collettività. Tutto quanto c’è di positivo infatti è reso possibile proprio attraverso il coinvolgimento di tutte le aziende consociate che operano sul territorio e che sono portate così ad interagire in modo ancora più concreto con il tessuto circostante.

C’è un aspetto che le sta particolarmente a cuore di quelli che Lu.Me. porta avanti?
Ogni aspetto ha la sua importanza strategica. Il progetto alternanza scuola-lavoro; OrientagiovaniLab; il programma Eureka 2018 sono tutte attività positive e degne di nota. Ma la vera essenza dei progetti promossi da Lu.Me. è il meccanismo stesso tramite il quale questi progetti si concretizzano, grazie ad un percorso privilegiato di incontro, di scambio di esperienze, di approfondimento e di consigli.

Nella sua esperienza professionale prima di Lu.Me. ha mai avuto modo di confrontarsi con progetti analoghi?
Sicuramente esisteranno dei progetti simili, ma personalmente non ne sono a conoscenza. La squadra di imprenditori, professionisti, sostenitori privati e volontari, di cui si compone riesce a dare un sostegno tangibile alla collettività, mediante un impegno portato avanti con entusiasmo e partecipazione che diventa il modo migliore per interagire e sostenere il proprio territorio. Perchè le imprese sono fatte di persone e il valore delle persone rappresenta il valore delle aziende stesse: il comparto metalmeccanico, che occupa un grande numero di addetti sul territorio lucchese, è linfa vitale che dà valore e produce benessere per tutti gli abitanti della Lucchesia, non soltanto per i dipendenti e le loro famiglie.

Quando è cominciata la sua avventura professionale avrebbe mai immaginato di arrivare a tagliare traguardi così importanti?
Il percorso professionale, che va di pari passo con il percorso di vita, è sempre ricco di novità e di imprevisti. Chi riesce a capire prima e meglio i cambiamenti continui in atto, riesce ad indirizzare meglio le scelte aziendali che quotidianamente deve fare. In sintesi, non si finisce mai di imparare.

Quanto tempo dedica a sé stesso come persona e quanto a sé stesso come professionista?
Sono reduce da un anno all’estero. Ho potuto dedicarmi molto di più alla mia famiglia e anche a me stesso. Auguro a tutti di poter fare una esperienza simile. In più, poter guardare il nostro territorio da lontano, mi ha dato nuova linfa per portare ancora nuove idee e nuove iniziative per il futuro.

Se le dico “futuro” cosa le viene in mente?
Siamo in piena rivoluzione digitale, che abbraccia l’individuo, la società, la scuola e ovviamente tutte le imprese. Il cambiamento radicale dei paradigmi di ogni attività sia industriale che manifatturiera che di servizi richiede un salto culturale pazzesco. Chi saprà cogliere prima e meglio queste sfide, ragionando secondo un approccio “born digital” avrà certamente un vantaggio competitivo a livello globale. Mi auguro che Lu.Me. possa essere un veicolo per divulgare queste nuove sfide che interesseranno tutte le imprese e tutte le persone che lavorano.

Cosa augura ai giovani che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro?
Ai giovani auguro di essere curiosi. Auguro di essere assetati di sapere, acuti osservatori e di mettere in discussione ciò che già credono di conoscere. Auguro di essere innamorati, di un’idea, di un progetto, perché non c’è motivazione più grande o senso più profondo. Inoltre gli auguro di essere umili e di avere voglia di imparare, soprattutto dagli errori commessi, per migliorarsi, sempre.