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LU.ME. in persona. Intervista a Rosanna Bertolucci di Gambini.

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro?

Sono qui da 17 anni. Feci il colloquio tramite un’agenzia internale e mi presero. Avevo già fatto esperienze al centralino. In tutti questi anni c’è stata un’importante evoluzione, da piccola officina meccanica all’industria che è diventata oggi. Mi piace stare a contatto con le persone e soprattutto parlare al telefono. Mio marito, anche quando torno a casa e mi metto al telefono, si chiede coma faccia! È un lavoro un po’ meno monotono di altri. Mi piace anche scrivere poesie ed è una mia grande passione.

Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino?

I lati del mio carattere che emergono sono la cordialità, la pazienza e la gentilezza nel rapporto con le persone. Con la gentilezza sono riuscita anche a far ridere persone che avevano musi lunghi, basta un sorriso e si smorza la durezza. I lati che mi ostacolano sono forse la mia eccessiva sensibilità.

Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare?

Fra tutte le cose e le situazioni che ho vissuto in tutti questi anni, sicuramente quello che mi ha legata all’azienda è il fatto di lavorare con dei colleghi da moltissimi anni con i quali si è creato anche un rapporto di amicizia. Ho avuto i miei figli lavorando qui e mi hanno tutti molto coccolata in entrambe le gravidanze. Un bel ricordo che ho e che mi fa sorridere con piacere è quando negli ultimi mesi di gravidanza del primo figlio, essendo a fine estate, mi lasciarono il parcheggio all’ombra con la scritta: “riservato a Rosanna”.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda?

Il lato umano nel mio lavoro è determinante perché ho a che fare quotidianamente con tutti i miei colleghi e con le persone esterne, quindi il sapersi rapportare con tutti è il mio più grande impegno. Poi i miei colleghi ormai lo sanno che quando non li trovo alla scrivania li chiamo sul cellulare e riesco a trovarli. Non hanno scampo, ormai si sono rassegnati.

Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc…

Da quando faccio il part time e cioè da quando mio figlio grande che adesso ha 15 anni, ne aveva solo 3, sono riuscita a conciliare il lavoro con la famiglia. Facendo l’orario della mattina ho la possibilità di seguire i miei figli nel pomeriggio con tutti i loro impegni.

I tuoi bambini sono venuti a trovarti in azienda? Cos’hanno detto?

Sono venuti entrambi durante le iniziative a cui ha aderito l’azienda. Sono rimasti molto contenti di vedere l’ambiente di lavoro della mamma e si sono divertiti con i giochi organizzati dagli animatori.

Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi?

Sì, conosco il progetto LUME e ritengo che organizzino iniziative molto interessanti.

Hai mai usato la carta PiùFamiglia?

Sì, l’ho usata per diversi acquisti e devo dire che è davvero conveniente.

Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti?

Mi definiscono e mi definisco “il biglietto da visita dell’azienda” per cui è una bella responsabilità che io cerco di adempiere con professionalità e con un sorriso che non deve mancare mai.

 

 

Poesia

UN DOLCISSIMO RICORDO

In questa giornata uggiosa,

un ricordo mi accompagnerà…

Il profumo di un ricordo che rimarrà sempre in fondo all’anima e che, quando riaffiorerà, mi avvolgerà con un dolce sorriso o con un’amara lacrima…

Poi un soffio di vento lo spazzerà lontano fino a portarlo e a cullarlo nelle onde argentate del mio amato mare dove la luna sfiora l’orizzonte e tu vagherai nell’infinito…