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LU.ME. in persona. Intervista a Simone Morganitini di A. Celli.

Se avessi una macchina del tempo, in quale momento della tua vita vorresti tornare o andare?

Il futuro non mi interessa e se si parla del passato ci sono troppi momenti belli che meriterebbero di essere rivissuti:
coriandoli di risate, abbracci, addii. Allora, per non far torto a nessuno di questi istanti, vorrei tornare ogni giorno indietro di 24ore così da sistemare ciò che è andato storto.

Ti hanno mai ringraziata/o per qualcosa che hai fatto/detto, come l’essere stata/o d’esempio per qualche atteggiamento
o azione?

Spero che questo ringraziamento arrivi in futuro, quando i miei figli saranno abbastanza grandi da valutare che ogni mia
scelta, anche le più scomode, avevano un fine nobile e ben preciso.

C’è qualcuno nella tua vita che devi ringraziare per esserti stato d’esempio o per averti aiutato in qualche modo?

Ringrazio i vigliacchi, i disonesti e gli invidiosi. Ringrazio chi ha cercato di danneggiarmi o chi ha provato a mettermi il bastone tra le ruote. Li ringrazio con tutto il cuore per l’esempio negativo che mi hanno dato e perché mi hanno aiutato a capire qual’era la via giusta da seguire.

Qual è la prima cosa che fai quando rientri a casa dopo il lavoro?

Corro dai miei figli. Li abbraccio, ci gioco e spendo con loro il tempo che rimane prima di andare a letto. Tutto il resto, dalla palestra, all’aperitivo, al giro di mura, può attendere.

Qual è la prima cosa che fai appena entri in ufficio?

Saluto i miei colleghi. E questa non vuole essere una risposta ruffiana o scontata. L’importante, qualsiasi sia la nostra mansione e qualsiasi sia il problema che ci aspetta al di là della cornetta, è vivere un ambiente di lavoro, sano, sereno e piacevole. Il resto verrà da sé.

Hai mai fatto parte di qualche gruppo o organizzazione? (Musica, sport, volontariato) o ti piacerebbe farne parte?

Ho fatto parte di svariate organizzazioni artistiche e culturali, ma il sodalizio più duraturo è con la musica: sono venti anni che ho una seconda famiglia notturna composta da chitarristi, bassisti e cantanti.

L’ultima fotografia che hai fatto?

Purtroppo non ricordo perché ne faccio tante, forse troppe. Oggi è troppo facile con gli smartphone che ci ritroviamo in
tasca. Abbiamo perduto la gioia dell’attesa che il rullino fosse sviluppato.

Ci sono amici nella tua vita che ti porti dietro da quando eri bambina/o? O ci sono amici di quando eri bambina/o che ti è dispiaciuto perdere per strada?

La maggior parte dei miei amici ha radici antiche. Vengono dai banchi di scuola, dalle strade di paese, addirittura alcuni
erano con me già all’asilo. Questo è un gran lusso e anche una splendida conferma.

Se dovessi fare un augurio al mondo, quale sarebbe?

Auguro di sviluppare al più presto una nuova specie umana. C’è bisogno quantomeno di arrivare a Homo Sapiens3 che abbia
il coraggio di spegnere televisioni e cellulari, di non usare i social. Che rispolveri le virtù e le passioni e che faccia prima di criticare.