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LU.ME. in persona. Intervista a Tiziana Rocchi di A.Celli.

Da quanti anni fai questo lavoro? Credi di esserci portata o avresti voluto fare altro?


Sono entrata a far parte dell’azienda A. Celli nel luglio del 2006. La mia prima mansione è stata quella di Front Desk, attività che svolgo tutt’oggi e che nel corso degli anni è stata impreziosita da numerose gestioni e responsabilità. Oggi in particolare svolgo la funzione di Travel Manager e assistente direzionale e inoltre, con molto piacere, mi trovo ad occuparmi di fiere ed eventi per l’azienda. Sicuramente la mia propensione all’accoglienza e alla gestione di persone mi ha favorito in quello che faccio. Proprio per questa attitudine mi piacerebbe sperimentare ancora di più le attività di relazione e orientamento a favore dei nostri clienti internazionali.

Ci sono lati del tuo carattere che credi ti aiutino nel tuo lavoro e altri invece credi ti ostacolino?


Mi piace essere solare, mi piace offrire il sorriso e la gentilezza a chi varca le soglie della nostra azienda. A mio parere l’accoglienza delle persone è molto importante: è il biglietto da visita per un’azienda, da come verrà accolta la persona uno potrà avere e conservare un’immagine positiva o negativa di essa. Contrarimente sono impulsiva con chi non porta rispetto.

Ci sono aneddoti legati al tuo lavoro, ai colleghi, ai clienti, a qualche commessa o consegna che vorresti raccontare?


Sottolineando il bel rapporto che ho con molti colleghi mi piace ricordare quella volta in cui fui vittima di uno scherzo: andando a rispondere al videocitofono per l’ingresso dei mezzi pesanti fu simpaticissima la sorpresa di vedere sul display l’immagine di un cane alla guida. Ebbene, era una foto scaricata da internet e piazzata ad arte davanti alla videocamera. Oppure quando a 40 anni mi regalarono una stampella di legno con tutte le firme dei colleghi.

Quanto conta il lato umano nel lavoro per te? E per l’azienda?


L’azienda è fatta di persone. Se non le si coltivano si perde uno dei valori più importanti. Il lato umano è fondamentale e importantissimo, è alla base di tutto. Personalmente mi dà tanta soddisfazione cercare di capire il più possibile le esigenze di coloro con i quali vengo a contatto e vedere che questi ultimi rimangono poi soddisfatti dall’accoglsienza ricevuta e dai servizi messi loro a disposizione. La conseguenza è che alla fine si riesce ad instaurare anche un rapporto di amicizia oltre che professionale e questo per me è un punto fondamentale che fa la differenza sul decidere se rivolgersi a un’azienda rispetto che a un’altra.

Quanto incide sul tuo rapporto familiare il lavoro che fai? Orari, stress, impegno ecc…


In nessun modo. Ho una figlia grande e autosufficiente, riesco quindi a gestirmi bene il mio tempo dentro e fuori dall’ufficio senza problemi.

Conosci il progetto LU.ME.? Cosa ne pensi?


Lo conosco e lo trovo un progetto molto interessante: è bello che nel nostro territorio le aziende metalmeccaniche abbiano fatto “squadra” per iniziative sociali e fa bene anche sapere che l’azienda in cui lavori si impegna in iniziative sociali.

Hai mai usato la carta FamigliaPiù?


Ho usato varie volte la carta con buoni risultati in termini di convenienza.

Se ti chiedessero di definirti con una parola, una frase, un modo di dire, un proverbio cosa diresti?

Come avrete capito la mia passione è curare le persone, il loro approccio e la loro permanenza nell’ecosistema A. Celli- se mi dovessi definire scegliere non più di quattro parole: “il sorriso dell’azienda”.